Skreen 2020

performance musicale/visiva

ANDREA MARINELLI

Sabato 9 novembre | ore 19.30
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Schermi, schermi, schermi, Skreen 2020. Lo spazio dello schermo ridefinisce il mio spazio visivo. Piazza Duomo è spezzettata nella mia memoria tra quel giorno al Novecento ed i 16 centimetri del selfie al Mc, tra la foto dalla Aperol su Zero ed il videopromo dell’impresa di pulizie Sant’Ambrogio che, in copertura, piazza una bella droneview di guglie e madonnina. Spezzettata. Panorami Skreen. Intimi Skreen. Lo specchio è obsoleto, nella sostanza più che nella forma. Il flusso di pelle scomposta, compressa, pixelata è la mia identità morbida e affettuosa come un Tinderclik. Il viso mio è difforme sullo schermo e per imitazione mi deformo. Mi faccio un selfie e mi trasformo instantly in un mostro allargato, in uma maschera digitale di me, gli occhi diventano piccolissimi, ho un corno a destra, un lobo-amaca, un naso che va sui pattini, ho un sopracciglio come City-Life e il gargarozzo sballaccia come la metro a Cimiano. Le cere di Medardo Rosso si sciolgono sugli schermi digitali, la follia del viso deforme è una deformità che porta in seno follia.
Skreen 2020 è un’azione audiovisiva, una re-visione del rapporto tra tecnologia, corpo e spazio. Marinelli spacca la magia del digitale e ne riutilizza i cocci sparsi tra stampe, modding vettoriale, schermi e camere dal vivo. La musica è spezzata, prende il flusso dell’attesa, della frenesia degli scroll, delle immagini filtrate. Ne emerge un mostro generato dalla difformità: un selfie, una maschera, nickname divisi da underscores, info-emozioni e il poligono dello schermo come oracolo delle nostre identità.
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Andrea Marinelli è artista multimodale, tra musica e arti visive. I suoi live-set attraversano etnografia, folk music, elettronica contemporanea e jazz. Un viaggio trasversale che affonda le sue radici nell’improvvisazione e nell’esperienza site-specific. Come artista utilizza la trasparenza e la luce integrando fotografia, immagine e scultura astratta. Suona per Hangar Bicocca [Damian Ortega], Piccolo Teatro Studio Melato, La Tour Vagabonde (Friburgo), Lumpen Station, MUDEC Milano, Bluenote Milano, Apache Festival alla cavallerizza del Teatro Litta, La Rada – Festival del Cinema di Locarno. Collabora con Fondazione Passarè e Fondazione Poggianella (Rovereto) per la creazione di opere che esplorano l’incontro tra etnografia, tradizione e cultura digitale. Espone per Palinsesti 2020, MART Rovereto, METS San Michele all’Adige, Biennale di Venezia, The ArtCompany Como,Lunetta Without frontiers, Avantlab gallery. SECRETSHOW è tra i concerti del “SONORITIES FESTIVAL of sound and technologies 2016” Belfast QueenMary University UK.